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  • Immagine del redattorePaolo Carlesso

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Aggiornamento: 5 gen 2019


1 “et in Arcaria ego” in Arcadia sono presente


2 “Qui invece l'architetto e il giardiniere hanno speso altrettanta energia ed altrettanto tempo per raggiungere fini diametralmente opposti. A prima vista sembra di trovarsi in una radura d'un bosco, che so io, in uno di quei fatati chiostri tutto luce e sole che s'aprono, sul breve spazio d'erbe e cespugli ed arbusti, nei tomboli delle nostre coste tirreniche ed adriatiche. Poi ti accorgi che l'opera dell'uomo esiste, eccome, ma l'ideale dell'artista è stato quello di ricreare la natura con squisitezza e semplicità, senza farsi né vedere né ricordare. Non vi sono linee rette, geometrie ; oppure sì, c'è una geometria intima, infinitamente non-euclidea, sottile; un'armonia segreta che l'animo, a dispetto della mente, avverte subito.” Fosco Maraini ore giapponesi


3 “mi domandò se avessi comprato la mia casa già fatta, o se l'avessi disegnata e costruita io. Gli risposi - e non era vero - che avevo comprato la casa già fatta. E con un ampio gesto della mano, indicandogli la parete a picco di Matromania, i tre scogli giganteschi dei Faraglioni, la penisola di Sorrento, le isole delle Sirene, le lontananze azzurre della costiera di Amalfi, e il remoto bagliore dorato della riva di Pesto, gli dissi: “Io ho disegnato il paesaggio”. “Ach, so!” esclamò il Generale Rommel. E dopo avermi stretta la mano, uscì.”


4 “Ha a che fare con gli dei primitivi e le loro implacabili richieste. Con l'inghiottire pietre e foglie e restituirle come mare al cielo. Con lo scegliere il bene o il male, e con l'inevitabile pathos dell'errore. Con il vuoto delle caverne e l'inaccessibilità del sole. Con il rifiuto dell'astrazione e l'incanto del lirico. Ed anche con i dilemmi del tempo nostro.”


La prima citazione non ha bisogno di presentazione, la traduzione ha però scelto una via inusuale. La seconda è dichiarata, ma destabilizzante. La terza è per chi la vuole indovinare. La quarta è una delle più belle descrizioni di una architettura. l'autore descrive la casa della precedente citazione - " La pianta è ambigua: può essere l'immagine di un programma o non esserlo. Fa pensare a qualche cosa di precristiano – ecco. Una pianta che ricorda un remo – un remo funerario egizio, appoggiato alla tomba di un faraone, con il manico avvolto in giri di corda e la pala incisa di simboli ….." John Hejduk, “Casa come me – Cable from Milan” La casa Malaparte a Capri...., Domus 605, 1980.

📷


La foto riprodotta molto male è di Fosco Maraini contenuta in "ore giapponesi" "pini e roccie sono i grandi protagonisti dei drammatici paesaggi costieri giapponesi.





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