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  • Immagine del redattorePaolo Carlesso

La progettazione territoriale (che manca)



Bretelle, tangenziale e ospedale: 4 mila euro a testa per cementificare


In tutto fa 1,2 chilometri quadrati, o se volete 120 ettari. Vi chiederete cosa? Sono 120 ettari in meno di terreno agricolo e boschivo tra i Comuni di Busto Arsizio, Gallarate, Cassano Magnago, Fagnano Olona e Cairate, se verranno realizzate tutte le opere annunciate dagli amministratori locali. Riporto l’elenco, perché già da solo questa elencazione dovrebbe indurre a più di una riflessione, in realtà non sembra che sia così. Anzi sembra che tali opere, peraltro molto costose per la finanza pubblica non siano state considerate nel loro complesso e che non ci sia una visione strategica complessiva, peraltro in un’area tutto sommato limitata del sud della provincia di Varese.

1) Bretella di Gallarate sulla 336 – è il collegamento tra pedemontana e la superstrada per Malpensa – costo stimato 161 mil di euro. L’asse misura 2,5km, ma vi sono in previsione la realizzazione di numerosi svincoli e uscite – area occupata 500.000mq circa

2) Tangenziale sud di Cassano – è un collegamento tra la via Bonicalza e la via Gorizia di Cassano, una strada che corre parallela all’autostrada A8 – costo stimato 4,3 mil di euro – La lunghezza è circa 3km in parte occupati da una strada già esistente – area occupata 60.000 mq circa.

3) Collegamento tra la strada provinciale 20 e la 22 (bretella di pedemontana), ovvero collegamento tra la via Dante di Fagnano e la via Provinciale del tenore a Castelseprio – costo stimato non c’è ancora, ma potrebbe essere parametrato con il costo della tangenziale sud di Cassano, anche se l’opera di Cassano è in parte su un sedime di strada già esistente, la bretella di pedemontana verso nord è tutta su terreni agricoli e boschivi. Dicevamo costo probabile non meno di 8 mil di euro – la lunghezza è di circa 5km – area occupata 100.000 mq circa

Occupandoci solo ed esclusivamente di quest’area limitata è necessario elencare anche altre trasformazioni in progetto che non sono strade, come ad esempio:

1) l’ospedale unico – costo stimato 440 mil di euro – area occupata 160.000mq

2) allargamento del Tigros a Cassano – opera privata – area occupata 40.000mq (il solo allargamento in realizzazione, totale area 90.000mq circa)

3) zurst-ambrosetti, ovvero richiesta di trasformare un area agricola e boschiva in un polo logistico – opera privata – area occupata 300.000mq

4) area commerciale artigianale a Cairate – opera privata – area occupata 40.000mqL’elenco potrebbe essere notevolmente più lungo se si includessero le aree di trasformazione dei singoli comuni.

E’ necessario fare una nota, stiamo parlando di un area densamente urbanizzata in cui la media del territorio consumato è superiore al 45% e si a avvicina notevolmente al 50% (Milano è al 58%).Stiamo parlando di una perdita di terreno agricolo e boschivo di 1.200.000 mq, ed un investimento pubblico di 173,3mil di euro per la sola viabilità, che diventano 613 mil di euro comprendendo il resto. La cifra è ampiamente sottostimata dato che non tiene conto delle opere pubbliche che verranno eventualmente realizzate a seguito dell’attuazione delle opere private, tramite convenzione con i singoli Comuni.

Se si allargasse leggermente l’area troveremmo inoltre molte altre opre in corso o in progetto che hanno un fortissimo impatto sull’ambiente: la linea Gallarate-t2, il possibile ampliamento di Malpensa, la possibile bretella di Samarate, la realizzazione della Varesina bis.

Sarebbe già confortante sapere che i progetti viabilistici e quelli edificatori sono stati messi su un’unica mappa da qualche scrupoloso funzionario, appartenente a qualche remoto ufficio urbanistico sovra comunale/ provinciale/ regionale, incaricato di valutare l’impatto strategico delle scelte in atto in merito alla viabilità, alle ricadute economiche e perché no, anche in merito agli aspetti ambientali di tale sistema. Dati in tal senso non ve ne sono, e sembra quasi che anzi le informazioni e le analisi siano volutamente settoriali e circoscritte. Il frutto di questo puzzle l’abbiamo sotto gli occhi ogni giorno: un territorio pesantemente devastato da scelte strategiche sbagliate con relativo sperpero di risorse pubbliche.

Chiedo se si può pretendere di discutere di queste scelte strategiche, che incidono anche sulla salute delle persone e sull’ambiente in cui viviamo, con una visione complessiva, sicuramente con punti di vista differenti, ma avendo almeno cognizione del futuro che si va a disegnare.

Ritorniamo e limitiamoci a 600mil di euro di risorse pubbliche; di solito quando si elencano questi numeri così alti sfugge la scala con il nostro portafoglio (almeno con il mio), è per questo motivo che propongo un esercizio (è solo un gioco che non vuole dare una certezza scientifica, ma credo dia un’idea, sebbene imprecisa): dividere la cifra per il numero dei residenti dei Comuni interessati (Busto,Gallarate, Cassano, Fagnano, Cairate) ovvero 180.000 persone. Il risultato è semplice fanno 3.300 euro a testa.

Prendendo in considerazione solo la viabilità ovvero i 170mil la cifra per ognuno di noi sarebbe 1.000 euro circa, a cui dobbiamo aggiungere, in veste di cittadini lombardi almeno (e non basteranno) altri 500 euro per tutta pedemontana. Noi in famiglia si è in 4 persone e pagheremmo 16.000 mila tra ospedale unico e viabilità varie ed eventuali.

Non credo che arriverò mai alla scelta fatta da Henry David Thoreau, e pagata con qualche giorno di carcere, ma vorrei evitare un prelievo forzato del genere finalizzato (a mio parere) a fare un danno enorme al mio territorio.





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